Il filo spinato, simbolo dei campi di concentramento, si apre e si trasforma in degli uccelli che volano.

Il 27 gennaio  del 1945 fu liberato il campo di concentramento di Auschwitz. Questo giorno è stato scelto, allora, come data  per commemorare le vittime di molti di quei campi. Parlare di ciò che è successo è doveroso verso la memoria del passato e delle vittime, ma anche per educare a non ripetere orrori simili e assurdi.

Sicuramente sono temi difficili da trattare, ma anche in questo caso, ci vengono in aiuto alcuni albi illustrati meravigliosi che possiamo leggere insieme ai bambini e alle bambine.

Ecco qui alcuni testi davvero belli che ci aiutano a trattare questo tema:

  • La storia di Erika, Ruth Vander Zee e Roberto Innocenti, La margherita Edizioni. Le straordinarie illustrazioni di Roberto Innocenti, quasi fotografie, ci portano indietro nel tempo alla scoperta della storia di una bambina che riuscì a salvarsi…
  • Il volo di Sara di Lorenza Farina e di  Sonia M.L. Possentini, Fatatrac. Un incontro tra un pettirosso e una bambina sembrerebbe una classica storia per l’infanzia. Eppure la bambina di questa storia non è come le altre, lei indossa una tuta a righe e si trova in un campo di concentramento…
  • L’albero di Anne, di  Irène Cohen-Janca e di  Maurizio A. C. Quarello, Orecchio Acerbo. Un secolare ippocastano è lo spettatore e narratore della storia di Anna Frank, che mentre scrive il suo diario, ogni tanto si ferma per guardare l’albero…
  • La Stella che non brilla, di Guia Risari e di Gioia Marchegiani, Gribaudo. Il ricordo è ciò che ci insegna questo dolce e delicato albo sulla Shoah a partire da degli oggetti dimenticati in soffitta…

Queste storie ci insegnano molte cose e toccano profondamente il nostro animo. Ricordare e riflettere su ciò che è stato e scolpirlo nel cuore, come scrive Primo Levi, per non dimenticare.

N.B.: l’immagina in evidenza è tratta da flickr.com.