Ieri primo novembre si è conclusa l’edizione 2022 del Lucca Comics&Games, il festival/evento più atteso dell’anno per appassionati di storie, fumetti, manga, giochi, film, serie tv a tema fantastico e oltre, arrivato al suo cinquantaseiesimo anno di attività.
Il LC&G, come possiamo leggere anche sul sito ufficiale, è più di un festival multidisciplinare: “è una nave in esplorazione al centro della convergenza dei linguaggi contemporanei. Fumetto, gioco, videogioco, cinema, TV e illustrazione compongono una galassia che LC&G percorre in ogni dimensione, tramite eventi, progetti, iniziative educative e di partecipazione”.
Molto di più, il LC&G è una esperienza immersiva nella narrazione a 360°, un carnevale di Halloween, che in modo multicolore anima la città ospitante: cosplayers, appassionati/e, autori/autrici, espositori/espositrici, tutti insieme in una fiumana di persone unite dalla stessa passione, quella di raccontare o ascoltare storie, con strumenti e supporti diversi.
Andare a LC&G è bellissimo, ma anche molto stancante: ci sono tantissime persone, quest’anno ad esempio, in alcuni giorni, sono stati raggiunti 75 mila ingressi giornalieri. Muoversi in mezzo a questa fiumana non è semplice. Partecipare vuol dire quindi, molto spesso, fare code, sia per arrivare e andare via (che ci si muova con mezzi propri o pubblici), sia per entrare in alcuni padiglioni. Vuol dire anche camminare tanto, dato che i padiglioni sono sparsi all’interno e all’esterno di Lucca.
Ma una volta aver messo in conto un po’ di fatica, poi resta solo la sensazione di stare partecipando a qualcosa di fantastico. Ogni partecipante ama una storia, spesso la impersona, come cosplayer o semplicemente sfoggiando gadget a tema. Ed è proprio questo una delle cose più belle ed entusiasmanti: la sensazione di essere nel tutto narrativo, nella massa di persone che cammina, che fa code, che fa soste, che visita i padiglioni. Ovunque lo sguardo si posa su qualcosa di straordinario e inconsueto, che però durante il festival diventa una esperienza costante alla meraviglia.
“Ho camminato per le strade di Lucca e la strada è la convention. Sono entrato in un palazzo, e il palazzo è la convention! In una sala per concerti, e la sala è la convention! […] Centinaia di miglia di persone qui, e tutte si stanno divertendo un sacco! Questo significa comunità”
Neil Adams
Il Festival è quindi un appuntamento per una comunità che ama fantasticare, e che in alcuni giorni dell’anno ( intorno al 31 ottobre/1novembre) si ritrova, unita dalle sue passioni. Per alcuni solo un insieme di “Nerd”, per altri invece, persone che esprimono o cercano ciò che li appassiona: storie in movimento, linguaggi e personaggi di narrazioni cross-mediali.
Nel caleidoscopico insieme di stand e padiglioni di comics e games, videogames e movie, musica e cosplay, Anime e cultura giapponese, sono state le mostre ad attirare l’attenzione. In particolare quelle dedicata a Ted Nasmith, La natura del mito, a Chris Riddell, Schizzi, scarabocchi e meraviglie. Molto bella ed evocativa anche la mostra della casa editrice Salani, POPSalani, 160 anni di libri, cultura e fantasia.
Quest’anno LuccaCG2022 era legata alla ripartenza, alla speranza e al sogno insieme, non è un caso che il tema/poster di quest’anno fosse propio Hope, Lady of the Dawn, la Signora dell’alba, raffigurata come una divinità da Ted Nasmith, grande illustratore che negli ultimi quarant’anni ha forgiato l’universo visivo del fantasy.
“La speranza è quella scritta in tutte le grandi storie del fantastico, a cominciare da Guerre Stellari, il cui capitolo IV – il primo film della saga – s’intitolava proprio “A new hope”: “Speranza – ecco qualcosa che non sento nominare da un sacco di tempo”, dice Obi-Wan Kenobi. Per lui la speranza non è il semplice desiderio di un risultato positivo, è piuttosto la fiducia incrollabile nel suo avverarsi. HOPE è una certezza, non un dubbio. Sempre speranza c’è, come direbbe Yoda. Nulla più dell’immaginario fantastico richiama a questo tema: è con la speranza che vogliamo conquistare il presente. La fantasia è la realtà di un futuro migliore dalla parte di chi sogna e vive per davvero. Vive per costruire alternative, scenari migliori, strade nuove…”
dal sito ufficiale
Ecco perché chi ama e sogna, ama le storie in ogni sua forma, fantastica e spera non può non andare almeno una volta a questo evento speciale. Trascorrere un giorno al LC&G è un viaggio dentro infinite storie, mondi e personaggi del fantastico.
N.B: nell’immagine in evidenza una foto dei biglietti d’ingresso, scattata sulle mura di Lucca da Favolara.