Quando ero piccola avevo un albo pop-up di Peter Coniglio. Per quello che posso ricordarmi, credo sia stato il mio primo albo illustrato. Lo adoravo.
C’era quel delizioso coniglietto con la giacca blu, che si intrufolava nell’orto per fare la scorta di carote, ma arrivava il signor McGregor e si doveva nascondere. E così veniva fuori dal vaso, la scarpa del contadino si alzava, etc, etc. Era delizioso. Sono andata a ricercarlo una volta cresciuta, ma in casa non sono più riuscita a trovarlo, ma la sensazione che avevo quando lo leggevo, toccavo e ci giocavo resta intatta. Avevo anche un carillon, che mi accompagnava verso il sonno. Peter con la sua giacchetta blu si muoveva dolcemente e mi cullava.
Giusto la settimana scorsa in biblioteca ho trovato la versione natalizia della storia, davvero dolcissima. Il regalo di Natale, edito da Mondadori.
Questa fantastica storia, nata dalla penna e dalle illustrazioni di Beatrix Potter, sembra essere davvero senza tempo. E infatti 120 anni dopo la sua prima pubblicazione, avvenuta nel 1902 in Inghilterra, torna un’edizione celebrativa, impreziosita dalla traduzione d’autore della poetessa Chiara Carminati, sempre edita da Mondadori.
E alla fine che siano passati 120 anni o solo una trentina, poco importa. La storia di Peter Coniglio, è sempre da riscoprire. Nel mio caso mi porta indietro nel tempo ai ricordi della mia infanzia, ma magari può essere una nuova scoperta, che può nutrire l’immaginario infantile, ancora e ancora.
“C’è qualcosa di delizioso nella scrittura delle prime parole di una storia. Non si può mai dire con precisione dove essa ti porterà. La mia mi ha portato qui, luogo al quale appartengo”.
Beatrix Potter
N.B.: Nell’immagine in evidenza un particolare della storia di Peter Coniglio di Beatrix Potter.