Il Natale è il periodo più magico dell’anno, lo aspettiamo e lo celebriamo con gioia, e poniamo molta attenzione ad alcuni particolari: gli addobbi, i regali, etc. Forse però è grazie a tutte le storie e i racconti che abbiamo ascoltato nella nostra infanzia che lo amiamo così tanto, per questo è importate continuare a veicolare storie vecchie e nuove per alimentare di magia l’immaginario infantile nel periodo natalizio.
La storia che più amo in questo periodo non fa propriamente riferimento al Natale, ma all’attesa e alla magia che qualcosa che desideriamo può arrivare contro tutte le previsioni. Per questo nella pianificazione di un percorso di letture sul natale il primo testo a cui faccio riferimento è Neve, di Uri Shulevitz, Fabbri Editori. Prima un fiocco, poi un altro, nessuno pensa che stia davvero per nevicare, nessuno, tranne un bambino, perché i fiocchi di neve non ascoltano la radio, né guardano la tv, ma vengono giù quando lo decidono loro. A questa lettura spesso abbino un laboratorio di costruzione di un paesaggio incantato sotto la neve, con l’ausilio di forbici, colla e di diversi materiali, a contrasto di colore tra bianco, blu e rosso. Il risultato è quello di un magico scenario invernale che possiamo utilizzare per decorare le nostre case in attesa del natale, aspettando con quella stessa gioia e speranza, che prova il bambino che aspetta la venuta della neve. Se vogliamo restare in tema il silent book di Raymond Briggs, Il pupazzo di neve, Edizioni EL, non può mancare nel nostro percorso di narrazione introduttiva al Natale. Questo albo, disegnato come un fumetto, con tratti dolci e delicati, ci porta a scoprire un personaggio classico dell’immaginario del Natale, il pupazzo di neve, appunto, che coinvolge il protagonista dell’albo e chi legge in una affascinante avventura.
Una lettura classica del periodo natalizio è lo Schiaccianoci, ci sono diversi albi illustrati che ne ricreano la magia, i miei preferiti sono quello di G. Balanchine e V. Docampo, edito da Terre di Mezzo, ma anche Il racconto Musicale di Katy Flint, edito da Giunti e illustrato da Jessica Courtney Tickle che ripropone alcuni pezzi delle musiche di Cajkovskij. I giocattoli del natale che prendono vita nel cuore della notte, uno schiaccianoci magico e un viaggio fantastico nel Regno dei Dolci: che avventura indimenticabile! A questa lettura spesso faccio seguire un laboratorio di teatro e suoni per ricreare le marionette dello Schiaccianoci, con l’ausilio di immagini già preparate o con disegni realizzati dai bambini stessi, oppure da addobbi natalizi a tema, per mettere in scena un balletto in piena regola, con l’aiuto di un po’ di musica del compositore russo.
Non possono mancare i testi su Babbo Natale, il mondo editoriale per l’infanzia ne propone di alcuni più tradizionali ed altri più innovativi, io di solito scelgo tra questi ultimi. Il mondo segreto di Babbo Natale di Alan Snow, edito da Mondadori, ad esempio, è un vero e proprio manuale sul signore dei regali che tanto amiamo e ci racconta dove vive, dove lavora, chi lo aiuta, come fa a sapere se i bambini e le bambine sono stati buoni/e, come funzionano le sue slitte, etc. Sempre tra i più fantasiosi, che costruiscono un nuovo immaginario troviamo Un milione di Babbi Natale, di Hiroko Motai e Marika Maijala, Terre di mezzo e Il complotto dei Babbi Natali di Ute Krause, edito da Babalibri. In modo diverso entrambi gli albi ci raccontano di un mondo dove esiste più di un Babbo Natale e di come funziona il loro Natale tra imprevisti e strane circostanze che li riguardano. Visto che spesso uso uno di questi due albi, alla lettura faccio seguire un laboratorio di caccia al tesoro alla ricerca dei Babbi Natali, in cui sono i bambini e le bambine stesse a disegnare e colorare la versione preferita di Babbo Natale, per poi nasconderla in un area delimitata e guidare a turno i propri compagni alla ricerca dei babbi natali, col gioco di caccia a tesoro “acqua-fuoco.” Un altro libro a tema, spiritoso e attuale e forse adatto ai più grandi, è Il secondo lavoro di Babbo Natale di Michele D’ignazio e illustrato da Sergio Olivotti, edito da Rizzoli. In questo fantastico universo parallelo Babbo Natale è un lavoratore precario e la sua esistenza è alquanto bizzarra. Tutti questi testi de-costruiscono il mito di Babbo Natale secondo il canone classico e contribuiscono a dargli una nuova luce, contribuendo così a voler riscoprire il suo personaggio, perché quando amiamo una storia, la vogliamo riascoltare ancora e ancora, e a volte abbiamo bisogno di qualcosa di nuovo.
Inoltre si sa che Natale e anche il periodo in cui il cibo la fa da padrone, La cena di Natale di Nathalie Dargent e Magali Le Huche, ed. Clichy, introduce il tema del cibo in modo giocoso e con un occhio di attenzione per i vegetariani. In questo spiritoso albo la volpe ha catturato un bel tacchino, anzi una Signora Tacchina! Il lupo e la donnola, suoi compagni, si leccano già i baffi: la cena di Natale sembra essere formidabile, ma il problema è che la Signora Tacchina ha la pelle dura e non ha nessuna intenzione di lasciarsi cucinare tanto facilmente… Alla lettura di questo testo faccio spesso seguire un laboratorio di bricolage sulla cena per il Natale: attraverso l’uso di disegni e tecniche di collage.
A fronte di tante novità narrative e di nuovi immaginari sul Natale non può mancare la raccolta dei racconti e delle filastrocche di Gianni Rodari, Le più belle storie di Natale, illustrato da Angelo Ruta ed edito da Einaudi Ragazzi. Il testo è un classico e un innovativo collage per raccontare tutto, ma proprio tutto sul Natale, alla maniera del grande maestro. Così ci sono storie sui giochi di Natale e sullo zio che è andato a comprarli, sull’albero di Natale, poesie sul Capodanno e molto altro ancora.
Se è vero che l’epifania tutte le feste porta via, non possiamo non concludere questa magica lista con un albo dedicato alla signora del natale. Ci facciamo aiutare dal libro illustrato di Tea Ranno e Lorenzo Santinelli, La befana e il colpo della strega, Curcio editore. La Befana sta per partire quando: «Ahi! Il colpo della strega!». Invoca le amiche streghe buone e da qui parte una nuova avventura. Non possiamo che proseguire con un laboratorio di bricolage e disegno per realizzare la propria befana da appendere all’albero.
Non mi resta che augurare buone letture e buone feste in compagnia di queste storie!